Dipinti di grande richiamo, dove il metodo iperrealista rinuncia alla soggettività
La mostra dal titolo “Animate creazioni” non si concentra solo sulle opere di Paolo Tagliaferro (Lonigo- Vicenza , 1981) ma si allarga ai dipinti di allievi che in lui riconoscono il talento pittorico. Tagliaferro, dalla precoce vocazione, dopo gli studi all’Accademia delle Belle Arti Cignaroli a Verona, è stato invitato alla Biennale di Venezia nel 2012, a conferma del riconosciuti valore. La mostra si incentra come da sempre nei suoi dipinti sul rapporto con la realtà a seguito dell’indirizzo di Caravaggio di eseguire “un quadro buono di fiori come un quadro di figura” .Questa sensibilità si carica d uno sguardo preciso sulla realtà per l’adesione di Tagliaferro alla corrente dell’iperrealismo degli anni Settanta proveniente dagli Stati Uniti. La mostra, a cura di Maria Lucia Ferraguti, che si inaugura alla Galleria Qu.BI. (Corso Fogazzaro, 21) sabato 7 ottobre alle ore 18 rivela la realtà di Tagliaferro che nei quadri evolve a immagine fotografica ritratti e nature morte animate da un autentico vero. Tra i fiori e i frutti alcune melagrane nella bellezza del particolare cromatismo, aperte e succose si offrono alla nostra vissuta esperienza. E’ assente l’emozione del pittore e Tagliaferro dipinge rami e le foglie che già striminziscono nel contatto con il rossore intenso dei frutti. Anche nei ritratti non si trovano incertezze nei volti radiosi dei bimbi. Sono dipinti di grande richiamo, dove il metodo iperrealista rinuncia alla soggettività, accetta di modificare la vitalità pittorica , di mediare attraverso una sensibilità fotografica e di coglierne, attraverso lo sguardo, alla sua essenza L’esposizione è ampliata dalla presenza delle opere degli allievi provenienti da atelier italiani: Adriana Amati, Doretta Belli, Agostino Bonardelli, Beniamino Caramanna, Sebastiano D’Auria, Enzo Della Rina, Massimo Lorenzetto, Antonella Micocci, Annibale Pace, Lorenzo Portinari, Cristina Rossi, Rosangela Scarcia, Marisa Spinelli La mostra con orario: martedì/venerdì:10/13 e 15/18.30 sabato e domenica: 16/19 chiude il 28 ottobre. Paolo Tagliaferro terrà un corso di pittura nella galleria QU.BI in collaborazione con venetArt il 3-4 novembre.
Critica d'arte Maria Lucia Ferraguti. recensione sulla mostra di Vicenza “Animate Creazioni” dell’ artista Paolo Tagliaferro e i suoi allievi, anno 2018
Capolavori, dipinti senza l’ausilio di trucchi fotografici
Siamo abituati a prendere troppo sul serio cose che invece richiedono solo la consapevolezza del godimento estetico che possono procurare. Nessuno chiede alle opere di Paolo Tagliaferro il compito di risollevare le sorti del genere umano, ma questi capolavori, dipinti senza l’ausilio di trucchi fotografici, hanno lo scopo di farci provare emozioni visive di altissimo livello estetico. Ci fanno riflettere sul potenziale che l’uomo di oggi ha e che non viene più apprezzato. Il vero talento è ostacolato da poteri forti che ci vogliono convincere dell’inutilità della bellezza estetica applicata alla pittura.
Critico d’arte e curatore Gilberto Grilli. Recensione sull’artista Paolo Tagliaferro, anno 2014.
L’assunto di una fedeltà maniacale al visibile
Il giovane Paolo Tagliaferro trasforma il suo fresco sguardo in immagini evocative di paradisi mai perduti. L’assunto di una fedeltà maniacale al visibile, nelle sue tele si trasforma in un giocoso divertimento per gli occhi, lontano da qualunque inquietudine ed espressionismo manifesto. Il mondo dell’infanzia è evocato con libertà: il colore è abbagliante, la luce è resa con effetti sorprendenti e i contrappunti formali, dal dettaglio esasperatamente fotografico al gioco astratto dei riflessi, realizzati con la coraggiosa audacia di una pura spregiudicatezza giovanile. A differenza di molti suoi colleghi, infatti, Tagliaferro manifesta una serena e disincantata espressività, giocosa per l’appunto, scevra da quei turbamenti e da quelle introversioni così tipiche in tanta pittura d’oggi, allegra e serena, “pop” in un qualche modo, ma non altrettanto leggera, bensì stupefacente nell’evocativo divertimento fra severità pittorica e allegria espressa nell’immergersi dentro ad immagini che ognuno di noi porta nel proprio ricordo dimenticato.
Recensione della mostra alla Galleria d arte Gagliardi settembre 2009 a San Gimignano (Siena). Giornalista, storico, critico d’arte e musicale, curatore. Alberto Agazzani, anno 2009
Perfezione formale
Giovane studente dell’Accademia Cignaroli di Verona, dipinge ormai da dieci anni e ha scelto una pittura di tipo Iperrealista. Le nature morte balzano ingrandite verso di noi e si affidano a una perfezione formale di sapore fotografico. Ma l’elemento meccanico è arricchito da atmosfere luminose fortemente contrastate e da un richiamo sotteso ai grandi pittori realisti del XVII e XVIII secolo. Un autoritratto fortemente scorciato e condotto con tonalità monocromatiche apre interessanti prospettive sul futuro del giovane artista anche per quanto riguarda l’interpretazione della vita moderna.
Critico d’arte Renzo Zoia. Recensione della mostra a Barbarano Vicentino, anno 2006.
Contrasto di luce ed ombra
Paolo Tagliaferro, vive a Lonigo in provincia di Vicenza. pittore giovanissimo di formazione accademica, appartenente al filone dell’Iperrealismo. Come gli Iperrealisti, Tagliaferro rifiuta la realtà, proponendone una riproduzione meccanica, spesso a partire dalla sua immagine fotografica ingrandita. Ne risulta dunque una visione che va al di là della realtà, stravolgendola e giungendo talvolta ad un virtuosismo esasperato, ammorbidito però dall’amore profondo che il pittore prova per l’epoca Rinascimentale (italiana e fiamminga). Tagliaferro riesce ad aggiungere a tutto ciò i classici giochi di luce degli Impressionisti, enfatizzando il contrasto di luce ed ombra. La rappresentazione di soggetti tradizionali fornisce lo spunto per una severa indagine interiore, cioè trasfigurazione della realtà come occasione per scavare dentro di sè, individuare le ragioni ultime che spingono gli artisti ad esprimere qualcosa, a riflettere sulla condizione esistenziale.
Critico d’arte Dina Pierallini (artPromoter), anno 2002.